3D Camera Tracking: il portale di accesso ai VFX
Il 3D Camera Tracking è alla base di ogni effetto visivo (VFX) si successo. Grazie a questa tecnica infatti è possibile inserire nella scena filmata dal vivo elementi generati al computer (CGI) o filmati separatamente.
In questo senso, il 3D Camera Tracking può essere visto come un vero e proprio portale che ci permette di entrare nel mondo degli effetti visivi o VFX, e senza il quale alcuni tra i più riusciti film, spot pubblicitari, video-clip musicali, documentari, serie tv, e perfino programmi televisivi, oggi semplicemente non esisterebbero.
Perché il 3D camera tracking è tanto importante?
A differenza di quanto avviene con una singola fotografia, dove è possibile inserire facilmente elementi o effettuare ritocchi anche significativi, i video sono composti da elementi in movimento, quindi ogni inserimento deve essere coerente con i cambiamenti sia in termini di movimento che di prospettiva del filmato originale.
Quando, ad esempio, dobbiamo inserire un logo sulla parete di sfondo al personaggio inquadrato, modificare l'etichetta del prodotto di uno spot, inserire elementi scenografici in un film o in un video-clip, o inserire il modello di un progetto architettonico o industriale di futura costruzione nel contesto urbano o rurale originale, abbiamo la necessità di ricostruire un duplicato virtuale della macchina da presa usata per filmare gli elementi dal vivo.
Successivamente è possibile usare la macchina da presa virtuale per "filmare" gli elementi che vanno inseriti nella scena, in modo che questi siano coerenti con la scena originale. Poi, grazie alle tecniche di compositing, si uniscono gli elementi filmati dal vivo con quelli virtuali, ed ecco pronto il nostro video mozzafiato.
Come impiegare il 3D Camera Tracking
Questa tecnica ha numerosi impieghi, tra i più comuni: stabilizzazione avanzata dei filmati, sostituzione di schermi e cartelli con nuovi contenuti, estensioni del set con elementi 3d e matte paint, ristrutturazioni virtuali di immobili, inserimento di loghi, sostituzione di etichette su prodotti filmati precedentemente, inserimento di effetti speciali nelle riprese quali esplosioni e crolli, veicoli, comparse e personaggi simulati al computer. Può essere impiegata anche nei video per simulare l'effetto di realtà aumentata che si ottiene con alcuni dispositivi mobile.
Il 3D camera tracking con il tempo e la creatività dei tecnici e degli artisti ha trovato gli impieghi più disparati, ma sono tutti riconducibili ad uno scopo comune: catturare l'attenzione e stimolare la fantasia del pubblico, in una sola parola ENGAGEMENT !
Il pubblico è cambiato, ci sono troppe distrazioni la fuori perché possa dedicarti l'attenzione che meriti. L'unica occasione che hai per raccontargli la "tua storia" è quella di impattare in modo positivo impiegando pochi secondi del loro tempo per incuriosirli e distinguerti.
Se hai una azienda, prova ad immaginare se, nel video di presentazione del tuo prodotto, invece di inserire dei semplici riquadri contenenti descrizioni, riportasse delle informazioni con tanto di grafiche animate che compaiono come facessero parte dell'oggetto stesso, quasi fosse guardato attraverso il casco di Iron Man. Oppure quanto sarebbe più efficace inserire in post-produzione il logo della tua azienda in posti strategici nel tuo branded content, invece che farlo apparire solo in sovrimpressione.
Magari stai eseguendo il video editing di un progetto e vuoi aggiungere quella marcia in più in termini sia di impatto visivo che di utilità per lo spettatore, inserendo grafiche e simulazioni 3d nelle scene filmate come se fossero un tutt'uno, organico e coerente.
In che consiste la tecnica del 3D camera tracking?
Il 3D camera tracking è la tecnica usata per creare il duplicato virtuale della macchina da presa usata durante le riprese.
Affinché la camera virtuale sia fedele all'originale è necessario che questa riproduca non solo movimento e prospettiva, ma anche la distorsione tipica dell'ottica usata, il punto di messa a fuoco, e tutti quegli elementi che sommati insieme ci permettono di ottenere risultati fotorealistici.
Grazie a questa tecnica è possibile anche ricostruire la posizione nello spazio degli oggetti principali della scena, in modo da poter inserire gli elementi virtuali nella giusta posizione. Per approfondire l’argomento, dai un’occhiata anche al 3D object tracking e al 3d camera & object tracking alle pagine dedicate
Tracking 2D
La tecnica del 3D camera tracking è composta da diverse fasi, la più impostante delle quali, è quella di effettuare il tracking 2D di specifici elementi presenti nella scena, ossia di ricostruire lo spostamento di questi sullo schermo, nel modo più fedele possibile, in modo da ottenere coordinate X e Y per ogni punto tracciato.
Questa fase, che rappresenta di per se una tecnica assestante, è largamente usata nel video editing per inserire semplici elementi bidimensionali e che non prevedono cambi prospettici o circoscrivere un determinato effetto ad un'area specifica dell'immagine.
I casi più tipici sono quelli di inserire delle sfocature o delle pixellature sul volto di personaggi di cui va celata l'identità per questioni di riservatezza, o per mascherare il logo di un prodotto che non si desidera mostrare.
Anche nei VFX, in alcuni casi specifici, il tracking 2D risulta sufficiente per effettuare delle semplici stabilizzazioni 2D del girato, quando ad esempio ci sono dei piccoli movimenti di macchina indesiderati o, nei casi più avanzati, per effettuare semplici ritocchi di make-up o piccoli ritocchi generici al filmato.
Camera Solving
Nel 3d camera tracking la tecnica del tracking 2D è implementata in maniera più complessa, e le informazioni bidimensionali (X, Y) raccolte attraverso questa vengono utilizzate unitamente ad altre informazioni come base di calcolo per sofisticati algoritmi matematici che, sfruttando l'effetto di parallasse, sono in grado di risolvere la posizione 3D della macchina da presa. Questa fase della lavorazione viene detta appunto Camera Solving.
Scene Solving
I processi e le tecniche impiegate per risolvere la scena, in termini anche di orientamento nello spazio e di scala vengono raggruppate sotto il nome di Scene Solving, e sono queste che di fatto rendono utilizzabile un 3d camera tracking.
Quando vogliamo inserire un elemento nella scena filmata è fondamentale infatti sapere dove collocarlo nello spazio, sopratutto se la scena si compone di più inquadrature, come succede per la maggiore, e l’elemento inserito deve quindi mantenere la sua coerenza spaziale e prospettica attraverso tutte le inquadrature.
In alcuni casi può accadere però che la soluzione della camera sembri visivamente corretta, come quando si utilizzano plugin di 3d camera tracking automatici, o software molto automatizzati, ma di fatto il risultato ottenuto è molto spesso matematicamente e fisicamente incorretto, generando grandi problemi nelle fasi successive, e quelle stesse soluzioni software che promettevano di farti risparmiare tempo e denaro si rivelano invece delle trappole per inesperti.
Affinché il camera solving sia efficace, chi lo compie deve avere una grande esperienza e conoscere bene il comportamento degli algoritmi matematici che sottostanno al processo in date condizioni; deve poter intervenire manualmente per correggere eventuali problemi specifici della ripresa, e sopratutto, verificare minuziosamente che sia corretta non solo la soluzione della camera, ma la soluzione dell'intera scena.
Se infatti il camera solving venisse inteso come elemento assestante sarebbe solo fine a se stesso. Chi necessita di un 3d camera tracking per una o più inquadrature lo fa perché necessita di un risultato, questa tecnica infatti è nata per essere un mezzo e non un fine.